Al cospetto loro, le nostre superstizioni sembrano bazzecole. In Cina e in Giappone, infatti, tenersi stretti i favori del fato coinvolge anche il rito nuziale. La scelta della data dei matrimoni non prescinde dal tener sott’occhio il calendario. Nello shintoismo, la religione nativa in Giappone, ci sono periodi e giorni ritenuti più propizi per le unioni nuziali (soprattutto nei mesi di maggio, giugno e in autunno), che esercitano il loro influsso già dal fidanzamento. C’è una data più propizia, infatti, anche per lo Yui-no: l’incontro tra le famiglie degli sposi che festeggiano il “patto” raggiunto deve svolgersi in un giorno ritenuto “fausto” dal calendario shintoista.
Secondo un articolo apparso su Shanghai Daily, secondo le prenotazioni già fissate, ci sarà un vero e proprio boom di matrimoni in Cina per celebrare le nozze il prossimo 10 ottobre, poiché la coincidenza di giorno, mese, anno dà cifra tonda: il 10/10/2010. Questa è una data che, secondo il pensiero cinese, porta bene. E non è la prima volta. Già l’8/08/08 fu ritenuta talmente di buon auspicio che il governo di Beijing la scelse come data di inizio di un evento non da poco, le Olimpiadi. Si registra il tutto esaurito, o quasi, nelle location dove sposarsi, poiché tantissime coppie hanno fatto i salti mortali per prenotarsi in tempo, e con largo anticipo, per non lasciarsi scappare la possibilità di celebrare il rito il 10 ottobre. Anche l’orario della cerimonia non è scelto a caso. Tant’è che l’ora più gettonata risulterebbe le 10, con un picco alle 10.20. In Cina e in Giappone le cerimonie religiose non hanno nessun valore legale.
Le nozze avvengono esclusivamente tramite la registrazione al comune. Coloro che hanno prenotato on line si recano in municipio, i loro dati vengono verificati e viene stampato il certificato di matrimonio. Ad oggi, sono rimasti pochi spazi disponibili per il prossimo 10 ottobre secondo le stime degli uffici dell’anagrafe, che, data l’occasione “storica”, sta chiudendo un occhio, poiché prassi vuole che solo a poche coppie sia concesso di prenotare on line il matrimonio, scegliendo la data. Solo nel distretto di Yangpu sono state 170 le coppie che, di persona, si sono recate per fare la richiesta di nozze per il 10. E se normalmente gli uffici sono chiusi di domenica, per il 10 ottobre, si farà un’eccezione, poiché sono previste coppie in fila all’esterno dell’edificio, già dalla sera prima che lì, molto probabilmente, passeranno anche la notte. Secondo l’anagrafe, comunque, in tutto il corso dell’anno si dovrebbe toccare un nuovo record di nozze.
Il Shanghai Daily riporta la testimonianza di Alice Huo, una ragazza che come tanti altri si sposerà il 10, perché anche lei crede che celebrare le nozze in quella data abbia un significato profondo, e che il matrimonio sia benedetto: ‹‹Un buon inizio è già metà successo››, dichiara Alice, che si è recata di persona agli uffici per organizzare la procedura. Se per noi occidentali – per cui il corno rosso è già troppo – possono sembrare superstizioni un po’ folli, in Cina l’importanza dei numeri (confermata anche in tanti classici della filosofia) ha a che fare con il sacro e il fato, ed è davvero radicata nella cultura, al punto da penetrare nel quotidiano e influenzarne le scelte. I Numeri, secondo il pensiero cinese, agiscono come Simboli, di cui la serie dall’uno al dieci è sufficiente a classificare l’Universo e l’ordine della Creazione. L’8, in lingua cinese, si pronuncia come la parola “fortuna” e i cinesi fanno di tutto per abitare all’ottavo piano o per avere targhe automobilistiche con l’8. Il nove indica l’“eterno”, un concetto che sta molto bene con il matrimonio, tant’è che migliaia di coppie cinesi si sono sposate il nove settembre dell’anno scorso. Il 10, invece, esprime la grande totalità. Tra tutti, il quattro è davvero da evitare: si pronuncia come il termine “morte”: non esiste, infatti, un solo palazzo in Cina che abbia il quarto piano. Oltre all’importanza dei numeri, gioco forza a influenzare la scelta delle date dei matrimoni c’è la ciclicità dei numeri espressa nel calendario, che contempla un’altra importantissima componente: l’influenza del sole sui cicli vitali.
(Fonte: www.sposimagazine.it)
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